Senza premi né punizioni: il vantaggio di educare comunicando nel modo giusto
Capita a tutti di cadere nell’errore di utilizzare il binomio: ti premio se fai quello che dico- ti punisco se non lo fai.
"Se non finisci la minestra vai a letto senza cartone"
"Se fai il bravo ti compro il gelato"
Ma l’educare in base a questo principio pone diversi problemi di efficacia oltre che mettere dei muri alla giusta comunicazione tra genitori e figli: con premi e punizioni, infatti, piuttosto che imparare ad analizzare le situazioni e prendere decisioni sagge, i bambini si sottomettono a chi li può ricompensare o mettere in castigo.
No a premi e punizioni, quali alternative
Sono parecchi i pedagogisti che hanno valutato negativamente l’uso di premi e punizioni, da Maria Montessori a Rudolf Steiner, a Marshall B. Rosenberg, con la sua comunicazione non violenta.
Steiner sosteneva: “Ci sono tre modi efficaci di educare: con la paura, con l’ambizione, con l’amore. Noi rinunciamo ai primi due”.
1 – Essere genitori autorevoli
Il compito del genitore non è facile per nessuno, che si sia più o meno preparati ogni figlio porta con sé talenti e nodi da sciogliere che richiedono un impegno e una flessibilità costante.

2 – Una giusta disciplina, l’importanza dei no

Mentre l’educazione ha un obiettivo molto più ampio, nel caso della disciplina l’obiettivo è di insegnare al bambino a trovare un modo di agire che sia rispettoso di se stesso, di chi ha intorno e del suo ambiente. Le basi della disciplina non si mettono a partire da una certa età, ma fin da subito. Quando rispondiamo ai bisogni del nostro bambino, immediatamente, con solerzia e dedizione, stiamo costruendo un rapporto solido fatto di certezze: il bambino sa che ci siamo e che facciamo di tutto per farlo stare bene. La disciplina: come insegnare le regole ai bambini e stabilire una sana autorità – L’importanza educativa del saper dire di no
3 – Imparare a dialogare

La comunicazione non è solo passaggio di notizie e di informazioni che si trasmettono da una fonte e un ricettore, questa è invece informazione unidirezionale.
La comunicazione prevede interazione e feedback, condivisione di significati, di punti di vista per affrontare problematiche comuni.
Chi ha almeno due figli sa benissimo che ognuno di loro risponde in modo assolutamente personale ai nostri stimoli e che occorre individualizzare il modo di educare proprio perché ognuno ha necessità di stimoli e informazioni diversi. In questo, saper comunicare nel modo corretto in base a chi ci sta di fronte, è fondamentale. Imparare a dialogare e comunicare con i propri figli
Come rinunciare a premi e punizioni?
A qualcuno potrà sembrare una sottigliezza, ma spesso sono proprio i dettagli a fare la differenza.
Ogni qualvolta siamo tentati di imporci attraverso un castigo o un premio proviamo a spostare tutto sulle conseguenze.
Immaginiamo una situazione tipica, per esempio un bambino che è al parco giochi e non vuole rientrare.
La strada del castigo:
“Adesso basta, ti dico che è ora di rientrare e se continui a fare i capricci stasera a letto senza la favola!”
(problema: i bambini non capiscono perché devono tornare a casa e se poi non si riesce a mantenere il castigo si perdono credibilità e fiducia)
La strada del premio:
“Adesso dobbiamo andare a casa, se sali subito sul passeggino ti faccio vedere un video sul tablet!”
(problema: il bambino ascolta perché incentivato da qualcos’altro che gli piace, ma non capisce le reali motivazioni perché deve tornare, inoltre si abituerà a chiedere sempre qualcosa in cambio di un comportamento desiderato “io lo faccio ma tu cosa mi dai?”)
La strada delle conseguenze:
“Siamo stati tanto qui al parco: se andiamo subito a casa avrai tempo per giocare con le macchinine prima di cena, altrimenti no. Scegli tu!”
(il bambino comprende perché deve tornare a casa e può scegliere tra restare ancora un po’ e rinunciare al gioco con le macchinine (o al bagnetto con le paperelle, o alla lettura di un libro, oppure fermarsi a vedere i cavalli, etc.) oppure tornare subito. La scelta, tra 2 alternative, è sua e sarà semplice fargli capire che se non potrà giocare con le macchinine è la conseguenza di una sua decisione.)
I vantaggi di educare senza premi e punizioni

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