Quando parliamo di dieta e svezzamento, l’accezione comune è basata sulle calorie e sulla classica divisione degli alimenti in carboidrati, grassi, proteine… la dieta, nella sua accezione olistica, non tiene conto soltanto di questo, ma anche della provenienza degli alimenti, collegata al loro valore energetico.
CALORIE E VALORE BIOLOGICO – Sul libro “Alimentazione in gravidanza” di L. Nava (Ed. RED), l’autrice spiega che mentre la maggioranza dei dietologi fa riferimento alla vecchia scuola dell’alimentazione che stabilisce una scala di valori basata sulle calorie, la nuova scuola ha stabilito un sistema analogo per determinare il valore biologico (da “bios” = vita). Scopri di più su Alimentazione in gravidanza
Cibi viventi e non viventi
Werner Kollath, nel suo libro “La classificazione degli alimenti” (disponibile in lingua tedesca), ha distinto i cibi “viventi”, e quindi necessari alla formazione e al mantenimento della vita, da quelli che, per effetto di azioni esterne, quali riscaldamento, conservazione e preparazione, sono stati, per così dire, uccisi.
CIBI VIVI – I cibi vivi sono quelli che sono stati lasciati completamente allo stato naturale: i semi di girasole e di sesamo, le noci, le mandorle, le olive, i chicchi dei cereali, la frutta e le verdure crude, le uova e il latte, purché non sottoposti a riscaldamento. Essi contengono ancora le sostanze vitali nella quantità prevista dalla natura stessa e in modo armonico. “Vivi” sono gli alimenti crudi, che conservano intatto il loro corredo di “fattori vitali”: vitamine, proteine, sali minerali, enzimi, essenze volatili, antiossidanti naturali…
CIBI MODIFICATI PER VIA MECCANICA – La categoria successiva è quella rappresentata da alimenti vivi modificati per via meccanica (le farine dei cereali integrali) o per via fermentativa, cioè lo yogurt, il pane integrale a lievitazione naturale, il tamari (salsa di soia), il miso (pasta di soia). In Germania numerosi medici attribuiscono grandi virtù ai cibi fermentati: alcune sostanze indesiderabili, come l’acido fitico presente nella crusca dei cereali, vengono distrutte, mentre il tenore vitaminico aumenta. Nel miso (la preparazione giapponese è ottenuta mettendo a fermentare la soia con farina integrale e sale per tre anni) c’è vitamina B12 che è invece completamente assente nella soia in grani.
CIBI NON VIVENTI – Tutti i cibi (fatti di materia organica, come noi), se sottoposti ad elevate temperature (come quelle che usiamo per friggere, arrostire, bollire, ecc.) subiscono trasformazioni chimiche irreversibili. Alimenti “morti”non sono solo i cadaveri di altri animali, ma anche tutto ciò che viene cotto a temperature molto alte e per molte ore. Le operazioni di “raffinazione” che subiscono molti alimenti, li rendono completamente differenti da quello che erano in origine, basti pensare all’oliva, che viene trasformata meccanicamente in olio extravergine di oliva (alimento ancora molto energetico e salutare) per poi diventare olio di oliva e in seguito olio di sansa di oliva.
Alimentazione e salute
Il corpo sa riconoscere ancora perfettamente, dopo alcuni millenni di “deviazione alimentare”, i cibi “vivi” (quelli che gli consentono di mantenere integro il suo capitale di “vitalità”) da quelli “morti”.
È stato calcolato – dall’ingegnere francese Andrè Simoneton – che le radiazioni emesse dal corpo di una persona sana si aggirano, in media, sui 6.500 Angstrom, mentre in condizioni di malattia o di cattiva alimentazione scendono sicuramente di sotto a tale livello.
Gli alimenti possono pertanto dividersi in tre principali categorie:
alimenti “morti” – cibi cotti o conservati, margarina, pasticceria industriale, alcool, liquori, zucchero – che hanno radiazioni nulle o pressoché nulle;
alimenti “inferiori” – carne, salumi, uova non fresche, latte bollito (quello “industriale” che beviamo oggi), caffè, tè, cioccolato, marmellate, formaggi, pane bianco – che hanno radiazioni inferiori a 3.000 Angstrom;
alimenti “superiori” o “sani” – frutta fresca, cruda e matura, e verdura cruda e fresca, che hanno radiazioni molto elevate, tra gli 8.000 e i 10.000 Angstrom
Oggigiorno errate abitudini, pregiudizi dietetici, e, soprattutto, la schiacciante pressione dell’industria alimentare fanno sì che l’uomo, non più guidato dall’istinto (ormai perduto), stenti a ritrovare razionalmente la strada della corretta alimentazione.
Alimentazione salutare per i nostri bambini
Per i nostri bambini cerchiamo di ritrovare un’alimentazione il più possibile naturale, ricordando che non c’è niente di meglio, per un corpo giovane e in costruzione, degli alimenti freschi, cucinati con le nostre mani.
ALLATTAMENTO AL SENO – Allattare il proprio bambino al seno è quanto di più naturale possa accadere ad una mamma dopo averlo partorito ed è il miglior modo per garantire al neonato salute e benessere immediato e negli anni a venire. Scopri di più su La dieta bilanciata per la mamma che allatta
SVEZZAMENTO – Attraverso il lavoro che mettiamo quotidianamente nel preparare da noi i cibi ai nostri figli non arriveranno solo gli elementi nutritivi del cibo stesso, bensì anche tutto il nostro amore sotto forma di energia vivente. Per lo stesso motivo sarebbe auspicabile (qualora fosse possibile) coltivare e raccogliere da noi la frutta e la verdura fresca e preparare da noi la maggior parte dei cibi. Scopri di più su La prima pappa per lo svezzamento. Come prepararla, con le varianti vegetariana e vegana
Libri consigliati
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Svezzamento secondo natura Come e quando introdurre alimenti sani e biologici nella dieta del tuo bambino, evitando il cibo industriale e preconfezionato
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Cibi viventi e non viventi
Werner...Redazione BimbonaturaleRedazioneBimbonaturalerocchi.serena@gmail.comAdministratorbimbonaturale.org
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