Il ritmo settennale di crescita secondo Steiner, uno sguardo alle caratteristiche del bambino nel I, II e III settennio
Nel corpo fisico, ogni circa sette anni, ci troviamo di fronte a un cambiamento totale. Sappiamo che ogni 7 anni non troviamo più nemmeno una sola cellula di quelle che c’erano 7 anni prima, tutto viene rinnovato. Questo ritmo in settenni è particolarmente visibile nello sviluppo dei corpi del bambino ed è importante per valutare l’azione e l’educazione idonea al bambino in ogni particolare momento della sua formazione.
Si può suddividere l’intera vita umana in periodi come questo e ciascuno di questi periodi si suddivide a sua volta in tre parti ben distinte: testa, tronco, arti (triarticolazione dell’organismo umano)
Il primo settennio – Il bambino piccolo da 0 a 7 anni “Il mondo è buono”
“Nel primissimo periodo della sua vita (…) l’essere umano fa semplicemente ciò che vuole. Se l’adulto è disposto ad ammetterlo onestamente, deve riconoscere di essere molto impotente di fronte a ciò che il bambino vuole…” “Si può già dire che, se guardiamo bene nel cuore umano, vediamo come la maggior parte della felicità terrena dell’uomo (…) dipende dalla coscienza che egli può avere della libertà. E lo scopo della vita terrena consiste proprio nel fatto che l’uomo viva pienamente il suo impulso alla libertà immergendosi nella fisicità.” Rudolf Steiner, nella conferenza “il bambino nel primo settennio” del 29/12/1921
Se vediamo il bambino in termini “materiali”, lo vedremo come un contenitore vuoto da riempire (il meglio e il prima possibile!), vedremo le sue eredità genetiche, ci sentiremo come genitori gli unici “responsabili” del suo essere, nel buono e nel meno buono.
Allora, è vero che in questo contesto un ruolo di grande importanza è rivestito dalla libertà dell’uomo. Ma non dobbiamo ritenere secondario l’aspetto del destino, che il bambino porta con sé in questa vita.
Allora il genitore e l’educatore si sentirà “accompagnatore” di quest’anima che si è messa nelle sue mani, piuttosto che persona con il diritto di intervenire arbitrariamente nel destino del bambino.



Il secondo settennio – Il bambino in età scolare 7-14 anni “Il mondo è bello”
Lo sviluppo infantile termina intorno ai 21 anni ed è finalizzato a farci diventare degli esseri autonomi. Nei primi 7 anni avvengono soprattutto la costruzione e strutturazione del corpo fisico. Una volta libere dalla costruzione del corpo, le forze vitali danno inizio alla vita psichica ed emotiva.
Per il bambino del secondo settennio il MONDO E’ BELLO è quindi importante per il maestro portare ogni materia con entusiasmo e insegnare attraverso le immagini collegando le varie materie al cosmo , in questa scuola non si insegna in modo nozionistico perché inaridisce l’anima , ma si porta il bambino a cogliere nell’interiorità ciò che il maestro porta come germe per la volontà.

Il terzo settennio – Dall’adolescenza alla giovinezza 14-21 anni “Il mondo è vero”
Non si può fare ad un uomo nulla di peggio che svegliare troppo presto il suo giudizio […] Per essere maturi per il pensare si deve aver acquisito il rispetto per quello che altri hanno pensato. Nel giovane deve vivere l’atteggiamento di imparare prima, e di giudicare poi. Non esiste un sano pensare che non sia stato basato su una naturale fiducia nell’autorità.( R. Steiner, Educazione del bambino ecc., cit. p. 42)
Con la pubertà si risveglia il mondo delle rappresentazioni astratte, la forza di giudizio e la libera ragione.
Mentre durante i primi due settenni il pensare era stato nutrito indirettamente ora è giunto il momento in cui è possibile intervenire dall’esterno sulla sua emancipazione. Tutto ciò che il giovane ha appreso fino a questo momento lo ha accolto tramite corpo e il sentimento, senza doversi formare un giudizio prematuro o un’opinione personale; ora è necessario rivolgersi alla sua facoltà intellettiva, alla sua capacità di giudizio, senza però abbandonare di colpo le buone abitudini che l’hanno condotto fin qui.

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