Farmaci di automedicazione, come usarli senza pericoli
Capita più spesso di quanto immaginiamo di servirsi di farmaci di automedicazione, per noi e i nostri bambini: chi non ha mai dato una tachipirina o uno sciroppo per la tosse, senza consultare il pediatra?
L’automedicazione è pratica e efficace, ma solo se si tengono presenti alcune regole.
La regola d’oro: automedicazione mai più di tre giorni

Attenzione alle interazioni
ATTENZIONE SE ASSUMETE ALTRI FARMACI – Se già si è in cura farmacologica per altre patologie, per esempio chi assume farmaci per il diabete, la tiroide o la pressione alta, è assolutamente sconsigliato assumere altri farmaci senza controllo medico.
NO A FARMACI PRESI IN CONTEMPORANEA – Ma anche chi non assume farmaci per malattie croniche deve comunque prestare attenzione alle interazioni tra diversi principi attivi, per esempio l’uso combinato di acido acetilsalicilico e paracetamolo (che agiscono contro febbre e dolori) amplifica gli effetti collaterali e le controindicazioni di entrambi.
Quali sono i principali farmaci da banco da tenere in casa e come usarli correttamente

ANTIDOLORIFICI E ANTIPIRETICI – Acido acetilsalicilico e paracetamolo (principi attivi di farmaci molto comuni come vivin c, aspirina e tachipirina) sono i farmaci di automedicazione più usati, occorre ricordarsi di non assumerli a stomaco vuoto perché possono causare ulcere e gastriti, oltre a favorire le emorragie gastrointestinali. Nel caso di ciclo mestruale intenso meglio preferire l’ibuprofene all’acido acetilsalicilico.
ANTINFIAMMATORI – I principi attivi più comuni sono ibuprofene, naprossene sodico e ketoprofene (principi attivi di farmaci come brufen, moment, etc.), questi farmaci vengono utilizzati in caso di dolori di vario tipo e infiammazioni. Detti anche farmaci antinfiammatori non steroidei, andrebbero sempre assunti a stomaco pieno e soprattutto utilizzati solo nel caso in cui il paracetamolo non fosse indicato o non sortisse effetto. Non sono indicati per chi ha disturbi gastrointestinali, renali, o assume farmaci per aumentare la fluidità del sangue (es. coumadin o warfarin). I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) possono provocare reazioni allergiche come prurito, eruzioni cutanee o edema.
ANTIACIDI – Tra i farmaci più prescritti ci sono i gastroprotettori o inibitori della pompa protonica. Assunti per mitigare l’acidità di stomaco, il reflusso e quindi proteggere lo stomaco da bruciore e attacchi degli acidi, non sono però innocui: possono essere responsabili di costipazione, mal di testa, carenza di ferro, vitamina B12 e calcio, aumentano anche il rischio di infarto nei soggetti a rischio.
LASSATIVI – Altra categoria di farmaci molto utilizzati nell’automedicazione, i lassativi cosiddetti “stimolanti”, per esempio a base di bisacodile, eccitano il colon smuovendone il contenuto in modo deciso. Possono avere effetti collaterali, come irritazione, infiammazione, diarrea con conseguente carenza di potassio, ma soprattutto trasformare il problema da transitorio a cronico. Meglio modificare le abitudini alimentari o utilizzare farmaci più “dolci” come lattulosio o macrogol.


E’ possibile aiutare il nostro corpo a difendersi e a reagire senza ricorrere a vaccini, antibiotici e farmaci? Leggi Influenza in vista? Proteggiti da virus e batteri in modo naturale!
Libri consigliati
![]() Alternative efficaci per combattere le infezioni batteriche resistenti ai farmaci | ![]() Speciale sugli Antibiotici |
![]() Consigli per il NON uso | ![]() Flora batterica, nutrizione e malattie del progresso |
![]() Il pronto intervento naturale per i disturbi più comuni | ![]() Consigli medico-pedagogici |
![]() Guida ad uso dei familiari | ![]() Riconoscere e curare oltre 150 disturbi |
Lascia un commento