Si stima che circa 1.000.000 di bambini tra i 3 e i 14 anni (ovvero 1 su 5) in Italia soffra di insonnia.

Il dato proviene dall’Osservatorio Nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza che ha diffuso questi dati per certi aspetti allarmanti: si stima che i bambini italiani dormano in media 40 minuti meno di quanto avrebbero bisogno per la propria età e, soprattutto, che in 8 casi su 10 l’insonnia non derivi da cause patologiche, bensì da cattive abitudini e stile di vita.

La sindrome del bambino accelerato

Infatti, con mamma e papà che lavorano spesso entrambi, oggi sono i bambini che devono incastrare i propri ritmi con quelli degli adulti e non viceversa: la “sindrome del bambino accelerato” posticipa di molto il momento del sonno e molti bambini arrivano a casa proprio nel momento in cui la maggior parte dei bambini degli anni ’80 era già a letto a dormire.

Generazione iper-connessa

incubi
Buona parte di responsabilità ce l’hanno Tv, tablet e videogiochi.  La luce degli schermi altera la produzione dell’ormone che regola il sonno, così che il sonno arriva sempre più tardi e con frequenti risvegli notturni. E se, come secondo L’Istat, un bambino su 2, dopo gli 8 anni, ha la TV in camera e possiede un cellulare  (spesso smartphone con connessione a internet) i conti sono presto fatti. Internet e i videogiochi costituiscono un mondo eccitante, perennemente stimolante e dal quale diventa difficile fare a meno e staccarsi. Proprio il contrario rispetto ai vecchi rituali della buonanotte che favorivano il rilassamento e dunque un sonno riposante. La luce di tablet, telefoni e pc altera la produzione di melatonina e i troppi stimoli dei giochi elettronici e della rete allontana il sonno.

 

A volte i genitori scambiano per mancanza di sonno il fatto che i bambini di sera sono più attivi che mai. In realtà nella maggior parte dei casi l’iperattività serale è solo un modo di sfogare il nervosismo dovuto alla stanchezza. occorre allora un momento “cuscinetto” tra le attività diurne e il momento del sonno. Qui ci viene in aiuto l’abbassare le luci, le voci, lo spegnere tutto, il cantare una canzoncina, raccontare una fiaba…

Il fabbisogno di sonno nel bambini

Cura sensoriale

La cura dei sensi del bambino è il fondamento della salute del corpo e della psiche e certamente la base di un sonno riposante e ristoratore.

Vista

Luci e apparecchi elettronici alterano la produzione di melatonina. Spegnete tutto almeno 1 ora prima di andare a nanna e preferite luci soffuse, come per esempio le candele di cera d’api.

Udito

Così come la luce eccessiva, anche  i suoni interferiscono col rilassamento: abbassiamo le voci, evitiamo radio e tv ad alto volume e scivoliamo lentamente nel silenzio.

Tatto

Un massaggio rilassante prima della nanna è un vero toccasana, state attenti all’abbigliamento notturno (troppo caldo e abbigliamento con fibre sintetiche ostacolano il riposo): meglio un bel pigiama di cotone o lana/seta e attenti che la temperatura in camera non superi i 18°.

Olfatto

Il profumo della cena o del caffè stimola i bambini a stare svegli, aiutiamoci con l’aromaterapia e nella loro camera poniamo un diffusore di oli essenziali: la lavanda, la melissa e la valeriana sono tra i più rilassanti, riducendo pressione, ansia e frequenza cardiaca.

Gusto

Tra la cena e la nanna dovrebbero passare almeno 2-3 ore, attenzione a cosa si porta in tavola! La cena dovrebbe essere leggera, limitando grassi, condimenti e fritti, che impegnano troppo la digestione alterando il sonno. Scegliere verdure, cereali integrali e non abbondare nelle quantità.

La vita all’aria aperta e il movimento favoriscono il benessere e dunque un buon sonno. Durante l’estate i bambini stanno più tempo all’aria aperta e in movimento e riposano decisamente meglio. nella brutta stagione la fatica è invece prettamente mentale: l’inattività corporea non permette di ristabilire l’equilibrio fisico-mentale. Perciò un pò di sano movimento, poca TV, quiete e rituali della nanna, perché a dormire bene si impara, così come a leggere, a scrivere e a fare di conto. Leggi anche I brutti sogni dei bambini, perché li fanno, come evitarli

 

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