Proteggere i figli dalle sostanze stupefacenti: qual è la sostanza più pericolosa di tutte?
Una delle paure più grandi per i genitori che hanno a che fare con figli in età pre-adolescenziale e adolescenziale è sicuramente quella delle sostanze stupefacenti.
Si fanno mille raccomandazioni oppure si mettono sull’avviso i ragazzi, sperando che siano guardinghi e selezionino con cura le loro amicizie, che rifiutino cocktail di cui non conoscono bene la provenienza o stiano molto attenti in discoteca.
Sebbene tutti questi pericoli siano reali e necessitino di molto riguardo da parte di ogni genitore, esiste però una sostanza che non è strettamente proibita e che quasi tutti hanno in casa e magari condividono anche con i figli non ancora maggiorenni, ma che, secondo uno studio condotto sulla pericolosità delle droghe, risulta essere la più pericolosa di tutte: stiamo parlando degli alcolici.
Lo studio sulle sostanze stupefacenti
Lo studio sulla pericolosità delle sostanze stupefacenti è stato condotto presso l’Imperial College di Londra da David Nutt ed è stato pubblicato su the Lancet,
I risultati sono davvero inaspettati: infatti su tutte le droghe analizzate l’alcol vince su tutte in quanto a pericolosità.

I risultati della ricerca di Nutt sono controversi: la pericolosità di una sostanza è stata stabilita secondo due tipi di criteri, effetti sulla persona ed effetti sulla società, che hanno quindi svariate implicazioni economiche e sociali.
Non si tratta quindi di pericolosità in senso stretto, ma di una serie di variabili, come dipendenza, pericoli per la famiglia, mortalità, danni alla società e incremento dei reati connessi all’abuso.
L’alcol, in base all’analisi di questi parametri, è dunque il più pericoloso tra gli stupefacenti. Seguono in classifica eroina, cocaina e crack a causa delle loro fortissime implicazioni con danni fisici permanenti. Il tabacco è sesto, dopo la cocaina, mentre la cannabis precede ecstasy e LSD.

I pericoli connessi ad abuso di alcol
L’alcol ha forte implicazioni sull’organismo: può provocare malattie cardiovascolari e danneggiare organi vitali, come il fegato. Inoltre l’abuso di alcolici ha un forte impatto sociale con aumento di incidenti stradali o di promiscuità, che a sua volta contribuisce alla diffusione di patologie veneree. Da non sottovalutare l’impatto economico legato alle cure prestate dal SSN a chi abusa di alcolici.

L’alcol è correlato a:
- Disturbi neurologici.
- Patologie epatiche, dal “fegato grasso”, alla cirrosi epatica.
- Patologie cardiovascolari e gastrointestinali.
- Neoplasie maligne (tumori): si stima che sia attribuibile all’alcol il 20% di tutti i decessi per neoplasie maligne nei maschi e il 6,9% nelle femmine
- Disturbi affettivi e di ansia.
- Danni cerebrali, soprattutto nei giovani: l’alcol è un solvente ed è in grado di sciogliere i grassi, anche i grassi più nobili che si trovano all’interno delle membrane cellulari cerebrali.
- Incidenti stradali mortali: un decesso su tre nei maschi e uno su 5 nelle femmine è riconducibile alla guida in stato di ebbrezza del conducente.

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