Miele di Manuka, cos’è e quali proprietà ha
Il miele di Manuka è sempre più conosciuto e consigliato grazie alle sue virtù, che ne fanno un rimedio davvero eccezionale.
Questo miele non può essere considerato un semplice alimento, ma davvero qualcosa di più, grazie alla sua composizione unica e preziosa. Questo miele contiene infatti circa 400 mg di Metilgliossale per chilo: il Metilgliossale è un composto che si forma naturalmente nel nettare del fiore di Manuka ed è il componente responsabile delle proprietà eccezionali del miele di Manuka.
Il miele di manuka, cos’è
Il miele di Manuka prende questo nome perché prodotto dalle api che si nutrono dei fiori dell’albero di Manuka (Leptospermum Scoparium) che è una pianta indigena che cresce nelle distese incontaminate e prive di qualsiasi tipo di inquinamento della Nuova Zelanda.
Grazie alla sua ampia distribuzione e alla grande quantità di nettare prodotto dai suoi numerosi fiori, Leptospermum scoparmi è una delle piante dove le api, introdotte in nuova Zelanda dagli europei, preferiscono prelevare il nettare.
Il miele che ne viene prodotto ha un colore ambrato, sapore particolare e proprietà tixotropiche, cioè è in grado di diminuire la propria viscosità se sottoposto ad agitazione.

Le proprietà del miele di Manuka, caratteristiche e studi clinici
Le popolazioni native della Nuova Zelanda usano da sempre questo miele, ben conoscendo le sue grandi proprietà. Nonostante questo, fino a poco tempo fa, questo miele veniva utilizzato al di fuori di questi gruppi etnici esclusivamente per uso alimentare.
I primi studi scientifici risalgono a poco meno di 20 anni fa (1991), grazie alla dedizione dimostrata dai ricercatori del dipartimento di Biologia dell’Università di Waikato (Nuova Zelanda) specialmente nella persona del Prof. Peter Molan.
Già allora si notò, indagando sulle proprietà antibatteriche di differenti tipi di miele monoflora ottenuti da oltre 26 diverse specie di piante, che quello ottenuto dai fiori di Leptospermum scoparmi risultava tra i più attivi in tal senso.
Si vide anche che sottoponendo il Miele di Manuka ad azione enzimatica per eliminare i perossidi, la sua attività non variava in maniera significativa, confermando che l’azione antibatterica , non è da attribuire ai perossidi presenti.
Questo miele è ad oggi l’unico che mantieni l’attività antibatterica invariata avendo il vantaggio di non dover contare solo sull’azione del perossido di idrogeno. Questa peculiare particolarità è stata denominata UMF (Unique Manuka Factor) e viene indicata con un valore specifico, per ogni campione di miele, che indica la percentuale di fenolo in soluzione che abbia lo stesso potere battericida.
I dati raccolti dai ricercatori dimostrano l’utilità del miele di Manuka:
- Nel trattamento topico di ferite di varia origine, al fine di favorirne la cicatrizzazione e combattere la contaminazione batterica
- Come integratore alimentare in caso di gastrite e ulcera causata da Helicobacter pylori e nel trattamento delle infezioni del tratto oro-faringeo, quali per esempio faringiti, laringiti e tonsilliti.
- Oltre alle proprietà antibatteriche comuni ad altri tipi di miele, esso contiene il UMF, un insieme di principi ad azione antibatterica, che agiscono efficacemente contro di molti ceppi di microrganismi, molti dei quali antibiotico-resistenti.
- Recentemente viene studiata dagli esperti dell’Università degli Emirati Arabi la sua capacità di inibire la crescita delle cellule tumorali e di riduzione degli effetti collaterali tossici legati alla chemioterapia.
- Si stanno ancora verificando le sue proprietà di riduzione del colesterolo e delle infiammazioni, come anche di trattamento del diabete e dei problemi intestinali.

Come assumere il Miele di Manuka
Il miele di Manuka è un miele davvero particolare e prezioso. Non deve essere utilizzato come si usano i comuni mieli, ma con molta parsimonia.



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