Le punture di insetto, quando sono pericolose e come rimediare naturalmente
Il piacere di vivere all’aria aperta può essere guastato dagli insetti, come per esempio le zanzare, che spesso, nonostante le precauzioni, riescono a pungerci.
Soprattutto i bambini possono avere reazioni abnormi alle punture, diventa quindi importante cercare di individuare la causa della puntura, sapere se ci possono essere dei pericoli o meno e conoscere qualche rimedio fai da te da utilizzare immediatamente in caso di necessità.
Zanzare, tafani, moscerini
Questi insetti pungono con la finalità di nutrirsi di sangue e la reazione della nostra pelle è una lieve irritazione e un prurito anche intenso che può durare alcuni giorni.
Il pomfo causato dalle punture di questi può essere facilmente riconosciuto:
- Se siamo in presenza di uno o più puntini nelle zone scoperte del corpo (braccia, gambe, viso, etc.)
- Ogni puntura appare arrossata e gonfia e prude.
- Se si è stati punti la sera o vicino a dell’acqua stagnante.
- La zanzara comune punge prevalentemente di sera o notte.
- Le zanzare tigri, invece, attaccano anche di giorno, il liquido che inietta è particolarmente tossico e fa sviluppare reazioni cutanee (pomfi) anche molto forti.

Rimedi in caso di puntura di zanzara
- Subito acqua fresca o ghiaccio (molto efficace il ghiaccio spray da spruzzare direttamente sul pomfo)
- In caso di dolore o prurito possiamo farci da soli una pasta con bicarbonato di sodio e acqua da applicare in loco.
- L’olio essenziale di lavanda applicato sul pomfo offre beneficio.
- Possiamo applicare anche una rondella di limone per attutire la sensazione di prurito.
- Utile il gel al cloruro d’alluminio, astringente e antisettico.
- Ottimo anche il neem (sotto forma di olio o di lozione specifica)
- L’amaro svedese può avere buoni effetti anche sulle punture di insetto
I pappataci, insetti piccolissimi simili alle zanzare, possono provocare le cosiddette punture "a grappolo": 6 o 7 ravvicinate e che prudono molto. I pappataci possono trasmettere anche virus e infezioni.

Ragni
Gli aracnidi (acari, ragni e zecche) non sono considerati strettamente degli insetti, ma la loro puntura provoca lo stesso effetto. Quando a pungerci è stato un ragno possiamo osservare:
- In genere una sola puntura che si ingrandisce man mano.
- La pelle è arrossata e gonfia. Può far male, ma NON prude.
- In genere si è stati punti in casa o in giardino.
- Il dolore immediato è generalmente minimo, ma nel volgere di alcune ore diviene sempre più intenso, crampiforme, talvolta davvero insopportabile.

Rimedi in caso di puntura di ragno
- Applicare subito ghiaccio o acqua fredda sulla parte interessata
- Rimedio omeopatico: apis mellifica 30CH
Zecche
La puntura di zecca è molto insidiosa, perché può capitare di non accorgersi immediatamente: i primi sintomi si avvertono solo in seguito, quando l’animale comincia a succhiare il sangue ed aumenta le sue dimensioni.
Ecco come accorgersi di una puntura di zecca:
- C’è una sola puntura ai piedi o al collo.
- Si scorge un puntino rosso con al centro una pallina nera, che non pizzica e non fa male. Di solito non ci si accorge di niente perché la puntura di zecca non è dolorosa né causa prurito. La presenza della zecca viene scoperta successivamente quando l’animaletto succhia il sangue ed aumenta di dimensioni.
- Di solito si viene morsi nei boschi o nei prati, ma spesso le zecche provengono dagli animali domestici o dai volatili.

Rimedi in caso di puntura di zecca
- La zecca assomiglia a una capocchia di uno spillo, toglierla subito facendola ruotare con una pinzetta. Tirare lentamente e con costanza fino a quando l’insetto non mollerà la presa. Se la zecca è molto piccola può essere il caso di usare un coltellino.
- Se non riuscite a togliere la zecca per intero e la testa è rimasta attaccata, dovete toglierla con un ago sterile, come se fosse una scheggia.
- Una volta tolta la zecca lavatevi le mani e lavate con acqua e sapone anche la zona della puntura.
- Disinfettate immediatamente con acqua ossigenata.
- Chiamate il medico se non riuscite a rimuovere totalmente la zecca e se nella settimana successiva sulla pelle si presenta un’eruzione cutanea oppure compare la febbre.
Api, Vespe, Calabroni
Questi insetti, detti imenotteri, quando pungono lo fanno per difesa, iniettando veleno o sostanze tossiche al fine di difendere il loro nido. Per questo motivo è abbastanza semplice accorgersi della loro presenza e dunque sospettare una loro puntura, in modo particolare quando:
- La reazione è molto forte.
- Il gonfiore (edema) nella sede della puntura con diametro superiore a 10 cm dura per almeno 24-48 ore
- Nelle persone non allergiche si manifesta gonfiore (che può aumentare nelle 24 ore seguenti alla puntura), bruciore intenso, prurito e dolore.
- Nelle persone allergiche osserviamo invece reazioni abnormi, tipo orticaria, e nei casi più gravi difficoltà a respirare, dolore al petto, riduzione della pressione arteriosa

Rimedi in caso di puntura di vespe, api, calabroni
- Per prima cosa rimuovere il pungiglione, eventualmente rimasto, con una pinzetta e disinfettare con acqua ossigenata o euclorina (se non si ha niente a disposizione, l’urina o il liquido che fuoriesce da due o tre spicchi d’aglio schiacciati, oppure limone o aceto, hanno un ottimo effetto).
- Il ghiaccio applicato localmente evita la diffusione del veleno.
- Un rimedio efficace è quello di tamponare la zona colpita con un batuffolo di cotone con qualche goccia di ammoniaca che allevia il prurito e trasforma le molecole tossiche iniettate dall’insetto in composti innocui.
- L’argilla, mischiata a poca saliva o urina, è un ottimo rimedio fai da te soprattutto se siamo lontani da casa e non abbiamo niente a portata di mano. Applicare l’impasto sulla puntura e lasciar seccare.
- La polpa della banana ha effetto lenitivo.
- Tintura madre di Calendula per disinfettare e lenire il dolore
- Rimedio omeopatico contro le punture di ape e calabrone APIS MELLIFICA 15-30 CH più volte al giorno
- Rimedio omeopatico contro le punture di vespa: HISTAMINUM 5 CH più volte al giorno
Chi è allergico alle punture di imenottero deve sempre avere con sé farmaci antistaminici o un preparato monouso a base di adrenalina da auto-somministrarsi in caso di necessità.
Formiche
Il loro morso rilascia acido formico, e provoca irritazione e dolore. A mordere sono diverse specie di questo minuscolo insetto (molto aggressiva, in particolare, la formica rossa) infastidito dall’invasione del proprio territorio.

Rimedi in caso di puntura di formica
- Come sempre ghiaccio o acqua fredda
- Contro l’acido formico è efficace il bicarbonato di sodio, da impastare con T.M. di calendula e applicato localmente.
Se a irritare è una pianta
La comparsa di pomfi non dipende soltanto dalle punture di insetto, ma può comparire anche in altre condizioni, per esempio a causa di una reazione allergica all’ingestione di farmaci, a causa di reazioni sotto forma di orticaria, etc.

Se a irritare è un virus


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