Lavanda, proprietà e usi
La lavanda è una delle piante più utilizzate per la salute e il benessere: il suo uso risale almeno agli antichi Greci, anche se sono stati i Romani a diffondere il suo uso in tutta l’Europa.
I Romani la utilizzavano principalmente per i bagni e per agevolare il parto, l’espulsione della placenta e favorire le mestruazioni.
Il nome notanico della lavanda è Lavandula L. ed appartiene alla famiglia della Lamiaceae, è un arbusto sempreverde che fiorisce a giugno nelle famosissime spighe color blu-viola con un profumo inconfondibile e molto conosciuto e apprezzato.
La lavanda è conosciuta fin dai tempi più antichi per le sue proprietà antiemetiche, antisettiche, analgesiche, battericide, vasodilatatorie, antinevralgiche, per i dolori muscolari ed è considerata un blando sedativo. L'olio essenziale di lavanda è l'olio eterico più utilizzato in profumeria.
Etimologia
L’etimologia della Lavanda deriva dal latino lavare (lavare), con riferimento al suo uso come detergente.
Tuttavia si suggerisce che il nome può effettivamente essere derivato dal latino livere , “bluastro”.

La lavanda nella tradizione
I fiori di lavanda sono normalmente molto profumati di natura e sono stati utilizzati per la fabbricazione di pot-pourri per secoli.
Nella tradizione i fiori di lavanda venivano utilizzati per:
– indurre un buon sonno
– rituali di purificazione
– mantenere pace e armonia nella casa

Le proprietà della lavanda
Le proprietà che si riconoscono alla lavanda sono principalmente antinfiammatorie e antisettiche: è stata infatti utilizzata come potente antisettico anche durante le guerre mondiali.
La lavanda viene utilizzata, oltre che come profumatore e cosmetico, con successo in caso di:
– condizioni batteriche e virali (contro retrovirus, stafilococco, streptococco)
– sovraccarico del sistema nervoso (depressione, emicrania, ansia, tensione…)
– problemi gastrointestinali (flatulenza, nausea, vomito, etc.)
– agevolare le funzioni femminili (mestruazioni, parto, espulsione placenta…)
– problemi respiratori (tosse, asma…)
– disinfettante esterno (acne, gonfiore, leucorrea, disinfettante ferite, …)
– repellente (anti-zanzare, pediculosi, …)
– impacco (in caso di reumatismi, dolori nevralgici, distorsioni…)
– pediluvio (contro stanchezza, cattivi odori, micosi…)

Usi della lavanda
Per via interna
In caso di problemi gastrointestinali, per agevolare le funzioni femminili, come nel caso di mestruazioni irregolari, per facilitare il parto, in caso di infezioni batteriche o virali, la lavanda può essere assunta per via interna.
Per assumere la lavanda per via interna, utilizziamo l’infuso di fiori essiccati. Un cucchiaio per tazza d’acqua in infusione da 3-10 minuti.

Per via esterna
L’uso della lavanda per via esterna è certamente il più conosciuto e apprezzato.
Vengono utilizzati con successo oli essenziali, oleoliti, idrolati, creme, detergenti. Per via esterna la lavanda è un ottimo disinfettante e antisettico e in questo caso si utilizzano oleolito e creme alla lavanda.



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