La scarlattina nel bambino: sintomi, cause, visione naturopatica, trattamento, rimedi naturali
La scarlattina è una malattia che non passa inosservata, così come morbillo e varicella: rientra infatti nelle cosiddette malattie esantematiche, ovvero che si caratterizzano per una tipica eruzione cutanea, l’esantema.
Le malattie esantematiche sono tipiche dell’età pediatrica: ogni malattia esantematica ha il suo esantema caratteristico, che permette al medico di poter effettuare agevolmente una diagnosi osservando il tipo di macchioline, puntini o arrossamento presente sulla pelle del bambino, insieme a sintomi precisi e, in alcuni casi, a semplici esami, tra cui per esempio l’individuazione della presenza dello streptococco.
Le malattie esantematiche tipiche dell’infanzia sono:
- Morbillo
- Rosolia
- Scarlattina
- Quarta, Quinta e Sesta malattia
- Varicella
Le malattie esantematiche durante l’infanzia, la visione naturopatica e antroposofica
Le malattie esantematiche che sono tipiche dell’infanzia hanno una loro funzione non solo fisiologica, ma anche interiore ed energetica.
Da un punto di vista fisico la malattia ci può apparire come un evento sgradito o da evitare, ma il nostro organismo necessita, soprattutto durante l’infanzia di essere rafforzato dalle tipiche malattie esantematiche, che hanno la caratteristica di “scaldare” e dunque rendere il corpo fisico più plasmabile dalle forze psichiche dell’individualità del bambino.
Secondo la medicina antroposofica il bambino nei suoi primi anni di vita compie uno grosso sforzo legato alla sua individualizzazione. L’individualità è infatti “il risultato di uno sviluppo durante il quale l’IO deve prevalere nel confronto con gli ostacoli”. Le malattie infettive sono una delle espressioni di questa lotta necessaria per la propria crescita, come a livello emotivo possono essere le prime regole e i primi no, o a livello motorio le prime cadute importanti per permettere di formare una relazione adeguata con il proprio corpo e con lo spazio. Leggi di più su percorsi bio salute
Olaf Koob ne “Il senso delle malattie infettive”, (Notiziario Weleda, n. 45, I semestre, primavera 1986, pp. 7-13) è stato per questo aspetto particolarmente esauriente:
“Ogni malattia infantile ha un suo significato spirituale. Se ne stronchiamo i sintomi essi poi ritornano in una forma modificata e non sempre innocua in altri organi. (…) Se osserviamo le malattie infantili da questo aspetto arriviamo, nel riguardare l’inizio della vita, al mistero del calore, della febbre: l’elemento fisico viene per così dire purificato dalla sua scorie e da quanto si è indurito, di modo che con un nuovo ordine la corporeità sia più disponibile alle esigenze individuali della sfera animico-spirituale. (…) La febbre rappresenta una maggiore attività del nostro metabolismo di calore, questa penetra fin nella struttura delle proteine con cambiamenti e Il vecchio viene distrutto o “rifuso”, le forze reattive vengono rafforzate, si sviluppa una facoltà del nostro io che più tardi ci protegge da esseri estranei (bacilli, virus), donando all’uomo sia nell’aspetto corporeo che in quello animico forze di calore. (…) La pelle è un organo che aiuta a liberarci dei veleni ed è uno specchio fedele della nostra organizzazione corporea ed anche dei processi animici (“cambiar pelle”, “non star nella pelle…”). Attraverso la pelle il corpo butta fuori ciò che va eliminato dall’organismo. L’arrossamento stesso mostra un ricambio del sangue maggiorato che arriva fino alla distruzione della pelle stessa (per esempio nella scarlattina). Un evento unico rappresenta sempre la chiusura di una fase di evoluzione, l’espressione di un superamento, in questo caso di un tratto dell’infanzia (nelle malattie infantili fatte da adulti si mostra un pezzo di infanzia non del tutto superato). (…) Il corpo, in quanto corporeità, si modifica per azione delle malattie infantili, diventando più simile alle esigenze individuali, si arriva ad una maggiore coincidenza fra l’uomo esteriore (corpo) e l’uomo interiore (anima-spirito). L’uomo diviene in se stesso più conchiuso, più Il processo di fuoco della febbre fa superare certe debolezze, infreddature croniche, enuresi, labilità psichiche, e così via. (…) Non è sempre necessario stroncare i sintomi di una malattia, spesso essi tornano poi in una forma modificata e non sempre innocua in altri distretti organici. Le malattie infantili sono un richiamo, sia per i genitori che per i medici, affinché venga preso più sul serio il linguaggio della corporeità e dell’anima, cercando di non interferire nei processi che vogliono manifestarsi con la malattia e le crisi attraverso la corporeità.

La scarlattina, cos’è e come riconoscerla
La scarlattina colpisce il 20% circa dei bambini in età scolare. La fascia più a rischio va dai 4 agli 8 anni, mentre dopo i 10 anni è molto più raro contrarre la malattia.
La differenza tra la scarlattina e altre malattie esantematiche, come per esempio la varicella, è che la scarlattina è provocata da batteri streptococco di gruppo A e non da virus.
Lo streptococco produce una tossina che può causare la tipica eruzione di colore scarlatto che dà questo nome alla malattia.
Il fatto che la scarlattina sia provocata da un batterio richiede, in base al parere medico, un trattamento antibiotico e l’immediata sospensione di tutte le attività che richiedano contatto pubblico: questo batterio è infatti altamente infettivo e si può trasmettere per via aerea attraverso la saliva o entrando a contatto con oggetti maneggiati dal malato e sui quali lo streptococco sopravvive a lungo.

Sintomi della scarlattina
Esantema
L’esantema è il segno più evidente della scarlattina, anche se non sempre è presente: ci sono bambini più sensibili all’effetto della tossina rilasciata dallo streptococco ed altri meno, per questo in alcuni casi l’esantema può coprire buona parte del corpo e in altri casi può non comparire o comparire solo in parte. L’eruzione cutanea appare di solito prima sul collo e sul viso, spesso lasciando una zona libera intorno alla bocca. Si diffonde al torace e schiena, poi al resto del corpo. Al sesto giorno, l’eruzione di solito svanisce.

Febbre
Sicuramente la febbre alta, sopra ai 39 gradi, è il sintomo tipico della presenza di una infezione da streptococco. Sarà il pediatra o i medico a stabilire, attraverso un rapido test che si effettua con un tampone faringeo, a stabilire se si tratti proprio di streptococco.
Il medico potrà, attraverso l’osservazione dei sintomi e, se è presente, del rash cutaneo, a diagnosticare la scarlattina.
Gola arrossata e altri sintomi
La scarlattina si accompagna anche a mal di gola, gola arrossata e gonfiore alle ghiandole del collo.
Le tonsille e la gola possono essere ricoperti da una patina biancastra, o apparire rosse, gonfie, con macchie biancastre o giallastre. Anche la lingua può avere un rivestimento biancastro o giallastro. Un bambino con la scarlattina può anche avere brividi, dolori muscolari, nausea, vomito e perdita di appetito.

Il trattamento della scarlattina
La scarlattina è causata da una infezione da streptococco, che può essere anche molto importante, soprattutto in bambini predisposti o deboli. Ai primi sintomi è importante rivolgersi al proprio pediatra di fiducia che prescriverà la cura più adatta al vostro bambino.
Le complicanze di questa malattia sono la nefrite e la malattia reumatica con interessamento del cuore, ma per fortuna non sono molto frequenti.
Oltre alla cura adatta, il medico potrà consigliarvi come evitare il contagio e semplici regole per agevolare la guarigione.
Prevenzione
L’infezione batterica che causa la scarlattina è contagiosa. Un bambino con la scarlattina può contagiare altri bambini anche solo attraverso starnuti o tosse, se avete altri bambini in casa è importante tenere separati gli oggetti che usa abitualmente il bambino malato, come per esempio spazzolino da denti, bicchieri e posate, dagli oggetti che usano altri componenti della famiglia.

Cure naturali per i sintomi della scarlattina







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