Il topinambur, cos’è, come si usa, quali sono le sue proprietà
Il topinambur, detto anche ciapinabò, tupinabò, trifola, carciofo di canna, taratufolo, patacca o patata del Canada, è una pianta erbacea originaria del nord America e Canada, che si è naturalizzata anche nel nostro paesaggio ed è facile trovare in questo periodo autunnale nei campi incolti, ai margini delle strade di campagna o vicino a corsi d’acqua.
Lo si riconosce facilmente perché molto simile al girasole, anche se il fiore è più piccolo, e perché la sua fioritura avviene a ottobre, quando ormai quasi tutte le altre piante finiscono di fiorire.
Diversamente però dal girasole, che è un suo stretto parente, del topinambur non si usano i semi, bensì i tuberi che crescono sotto terra.
Topinambur, quando si raccoglie e dove di trova
I tuberi di topinambur si formano da poco prima che la pianta fiorisca (fine agosto) fino a quando la pianta secca, alle prime gelate.

Per raccogliere i tuberi si può utilizzare una vanga in caso di terreni duri, oppure con una forca in caso di terreni più morbidi. Solo in terreni sciolti è possibile estrarre i tuberi semplicemente sradicando la pianta a mano.
Negli ultimi anni i tuberi di topinambur si trovano facilmente al supermercato o presso negozi di ortaggi biologici.

Come si conserva il topinambur
Il difetto del topinambur sta nella scarsa conservabilità, infatti, pur essendo un tubero simile alla patata, non riesca ad essere conservato così a lungo, infatti dalla raccolta il topinambur può essere mantenuto al massimo per 10 giorni, tenendolo in un sacchetto di carta al fresco.
Le proprietà del topinambur
Topinambur e dieta
Il tubero di topinambur è composto per un 15% da carboidrati che sono costituiti prevalentemente da inulina, amido molto particolare perché non viene praticamente assimilato dall’organismo.
Questa caratteristica fa del topinambur un alimento a basso indice glicemico, dunque molto indicato nella dieta dei diabetici e delle persone che devono perdere peso. Ma non solo: grazie alla sua digeribilità il topinambur è indicato nella dieta di bambini e anziani.
Topinambur e lattazione
Inoltre, le donne che allattano dovrebbero includerlo nella dieta, perché è un alimento che favorisce la secrezione lattea.

Topinambur e flora batterica
L’inulina presente nel topinambur favorisce lo sviluppo della flora batterica intestinale, quindi è molto indicato in caso di stitichezza, colite, emorroidi e vari problemi digestivi e intestinali.
Come si usa il topinambur
Il topinambur, che ha un gusto simile al carciofo, può essere utilizzato nella dieta sia crudo che cotto.
Da crudo il topinambur può essere utilizzato semplicemente sbucciato e condito con sale, olio e limone e in questo caso ricorda un po’ il ravanello crudo.
Da cotto il topinambur può essere lessato e mangiato come delle patate in insalata, oppure saltato in padella, da solo o con altre verdure.
La ricetta: risotto al topinambur
Ingredienti
300 gr. riso
400 gr. topinambur
succo limone
1 cipolla piccola
brodo vegetale q.b.
vino bianco 1/2 bicchiere
burro, olio evo, sale, pepe, rosmarino, parmigiano q.b.
Preparazione
Cominciate preparando il topinambur: spellatelo, tagliatelo e pezzettini e mettetelo a bagno in acqua e succo di limone per non farlo annerire.
Porre poco burro con un cucchiaio di olio evo in una casseruola, rosolate una piccola cipolla tagliata a piccoli pezzettini insieme alla cima di un rametto di rosmarino. Alzate la fiamma e aggiungete il riso, tostatelo per 1 minuto e irrorate col vino, lasciandolo evaporare bene.
Aggiungete il topinambur, unite il brodo vegetale bollente e lasciate cuocere per 16-18 minuti, a seconda del riso scelto.
Spegnere, regolare di sale e pepe, togliere il rosmarino e incorporare una noce di burro e il parmigiano reggiano grattugiato.
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