Il raffreddore è l’infezione più frequente delle alte vie respiratorie ed è causata da vari virus, appartenenti nella maggior parte dei casi alla famiglia dei rinovirus.
I sintomi sono naso chiuso, starnuti, tosse, mal di gola e talvolta febbre.
Perché i bambini si ammalano di più
I bambini sono più soggetti alle malattie perché il loro sistema immunitario è ancora immaturo.
Le statistiche dicono che ogni anno i bambini in media abbiano 6-8 episodi di raffreddore, soprattutto durante la stagione invernale, quando il freddo, e soprattutto gli sbalzi di temperatura, favoriscono l’ingresso di germi, inoltre si soggiorna spesso in ambienti chiusi, dove è facile il contagio.
I sintomi del raffreddore
Il sintomo più caratteristico è il naso chiuso, dovuto all’infiammazione della mucosa e all’accumulo di muco nelle cavità nasali.
A questo si accompagnano tosse e starnuti, con i quali l’organismo cerca di espellere le secrezioni, associati a mal di gola e talvolta febbre.
Come si trasmette il raffreddore: il contagio
Il raffreddore si trasmette con molta facilità:
Per via aerea, attraverso starnuti, colpi di tosse, saliva.
Per via orale, toccando oggetti infetti e portandosi le mani alla bocca.
Il raffreddore non si cura con i farmaci
A sostenerlo Antonio Clavenna, Responsabile dell’Unità di Farmaco-epidemiologia del Laboratorio per la Salute Materno Infantile – Dipartimento di Salute Pubblica IRCCS – Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano.
“Il raffreddore è una malattia che guarisce spontaneamente nel giro di una settimana,quindi basta aver pazienza e lasciare che faccia il suo corso”.
Possono però essere utili alcuni accorgimenti.
SOLUZIONE FISIOLOGICA – I lavaggi nasali si possono effettuare utilizzando soluzione fisiologica, acque termali, acqua di Sirmione, acqua di mare sterilizzata. In commercio si trovano confezioni in spray o flaconcini monodose, comodi soprattutto quando si è fuori casa. L’alternativa più conveniente è acquistare un flacone più grande di soluzione fisiologica oppure preparare una soluzione ‘casalinga’ con acqua e sale (90% di acqua e 10 % di sale) bolliti e lasciati raffreddare. Per iniettare il liquido usare una siringa senza ago con 5-10 ml di soluzione per narice: l’importante è spingere sullo stantuffo piuttosto velocemente, così da esercitare una pressione che aiuta la rimozione delle secrezioni.
ASPIRATORE NASALE – Sono l’ideale per i bambini piccoli, che ancora non sono in grado di soffiarsi il naso.AEROSOL CON SOLUZIONE FISIOLOGICA – il vapore insieme alla soluzione fisiologica aiuta a sciogliere le secrezioni. Uno studio dell’ Istituto Mario Negri di Milano ha verificato come utilizzare l’aerosol con fisiologica non è meno efficace dell’aerosol con cortisonici, in caso di bambini con bronchite asmatica.
I mucolitici sono sconsigliati: gli studi per valutare l’efficacia non ne sono mai stati condotti, perché hanno un’indicazione solo per patologie specifiche come la fibrosi cistica, che provoca la produzione di muco particolarmente denso. Per il muco prodotto da un banale raffreddore la loro azione è praticamente nulla.
Consigli utili per alleviare i fastidi del raffreddore, oltre ai lavaggi nasali
UMIDIFICARE GLI AMBIENTI – L’aria secca e calda di certi ambienti chiusi asciuga le mucose e favorisce la formazione di croste, che tappano ancor di più il naso. È bene regolare allora il termostato dei caloriferi a temperature più ragionevoli e adoperare umidificatori per ambienti, almeno nella stanza dove dorme il bambino. Se non avete l’umidificatore basta tenere aperti i rubinetti della doccia calda per qualche minuto e lasciar sostare il bambino per qualche minuto.SOLLEVARE IL MATERASSO – Nei giorni in cui il bambino è raffreddato, si può collocare un cuscino sotto il materasso del suo lettino: dormire con la testa leggermente rialzata fa defluire meglio le secrezioni.
OFFRIRE SPESSO DA BERE – L’assunzione di liquidi è molto utile per rendere fluido il muco e liberare il naso: se il bambino è allattato, conviene offrirgli il seno più spesso, se è già svezzato, dargli da bere acqua o bevande tiepide.
Rivolgersi al pediatra se:
sopraggiunge febbre elevata, che non passa dopo 2-3 giorni;
si notano persistenti secrezioni purulente giallo-verdognole;
il bambino è particolarmente inappetente e lamentoso;
abbiamo l’impressione che il bambino avverta mal d’orecchie;
il piccolo ha meno di 3 mesi di vita.
http://blog.bimbonaturale.org/il-bambino-raffreddato-come-curarlo-naturalmente/https://i0.wp.com/blog.bimbonaturale.org/wp-content/uploads/2015/10/raffreddore-bambini.jpg?fit=275%2C183https://i0.wp.com/blog.bimbonaturale.org/wp-content/uploads/2015/10/raffreddore-bambini.jpg?resize=150%2C150Redazione BimbonaturaleRimedi naturaliSliderinfanzia,naturopatia,rimedi naturaliIl raffreddore è l’infezione più frequente delle alte vie respiratorie ed è causata da vari virus, appartenenti nella maggior parte dei casi alla famiglia dei rinovirus.
I sintomi sono naso chiuso, starnuti, tosse, mal di gola e talvolta febbre.
Perché i bambini si ammalano di più
I bambini sono più soggetti alle...Redazione BimbonaturaleRedazioneBimbonaturalerocchi.serena@gmail.comAdministratorbimbonaturale.org
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