Il bambino che ha paura di andare a scuola, quali sono le cause e come aiutarlo
Può capitare a tutte le famiglie di alzarsi la mattina e il bambino che proprio, no, quel giorno non vuole andare a scuola.
Non parliamo dei primi giorni di scuola, in cui è necessaria una certa pazienza e comprensione affinché ci sia un inserimento graduale, bensì di bambini ormai ben avviati e ben inseriti nella classe che improvvisamente o gradualmente cambiano il loro atteggiamento nei confronti della scuola.
Il rifiuto potrebbe manifestarsi con un vero e proprio “NO”, ma più spesso si traduce in un comportamento difficile, per esempio con movimenti estremamente rallentati, strisciare dei piedi, sbuffando, apparendo svogliato e lento.
Ma non solo: a seconda del suo temperamento un bambino può manifestare questo “rifiuto” verso la scuola in molti altri modi, per esempio piangendo disperato, ma anche manifestando sintomi psicosomatici, come mal di testa o mal di pancia.
Perché il bambino si rifiuta di andare a scuola
Sicuramente andare a scuola costa fatica ad ogni bambino, al di là del tipo di scuola o insegnante. Come a noi adulti piacerebbe stare a casa invece che andare a lavorare, così il bambino potrebbe preferire starsene a casa a giocare invece che fare la fatica di prepararsi, uscire e affrontare una giornata di impegni intellettuali, ma anche sociali e comportamentali.
In questo caso il rifiuto potrebbe comparire in alcune occasioni o a seguito di alcuni impegni piuttosto “stressanti”, per esempio il rifiuto ad andare a scuola se il giorno prima il bambino ha fatto tardi per una festa a casa di parenti o amici, oppure c’è stata una recita scolastica che l’ha impegnato tutto il giorno.
Se invece il rifiuto, la malavoglia o le manifestazioni psicosomatiche sono pressoché quotidiane o comunque si manifestano con frequenza, dobbiamo andare più a fondo nella comprensione del problema.
Le difficoltà che potrebbero portare il bambino a manifestare il suo disagio col rifiuto di andare a scuola potrebbero essere diverse.
Difficoltà o cambiamenti in famiglia
Un periodo familiare difficile o con importanti novità potrebbe portare il bambino a sentire l’esigenza di stare a casa per essere rassicurato sulla sua posizione e sentire un senso di appartenenza in un momento di cambiamenti.

Ansia da prestazione
Il problema in questo caso potrebbe nascere dalle forti aspettative familiari o scolastiche nei confronti del bambino. La paura di non essere all’altezza di interrogazioni e compiti in classe, la consapevolezza di non aver studiato abbastanza o non aver fatto i compiti, piuttosto che non essersi procurato materiale necessario per le attività scolastiche, possono portare il bambino a uno stato di forte agitazione e ansia.

Richieste troppo elevate
Il rifiuto ad andare a scuola potrebbe anche essere un grido di aiuto e portare a galla difficoltà e disagi più profondi del non aver fatto i compiti. Qui è necessaria una forte coesione tra scuola e famiglia per arrivare a individuare quale potrebbe essere l’origine del rifiuto ad andare a scuola.

Difficoltà relazionali
Infine, il rifiuto ad andare a scuola potrebbe dipendere da difficoltà relazionali, ovvero mancanza di relazioni positive con i propri coetanei o anche episodi di bullismo.

I segnali di disagio del bambino e possibilità di maltrattamenti
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