I bambini e lo sport
Molti genitori si chiedono a che età sia meglio cominciare a far praticare attività sportive ai propri figli e quale attività sia meglio proporre.
Nei primi anni di vita prende forma nel bambino il corpo, e, se noi pensiamo a questo bambino piccolo e a come debba formare il suo corpo fisico, occorrerebbe pensare a un tipo di movimento così armonico che possa permettere ad ogni piccolo muscolo di essere sollecitato nel giusto modo e nel giusto tempo.
E probabilmente nessuno sport è più adatto alla formazione del corpo del gioco libero all’aria aperta.
Secondo la psicologa V. Slepoj: “lo sport è un veicolo molto forte di trasmissione del narcisismo genitoriale, perché essere eccezionali significa catturare l’attenzione. I genitori che hanno fallito talvolta pretendono che i figli recuperino e sanino questa loro incapacità.
Se pensiamo alle sofferenze che infliggiamo ai nostri bambini impedendo loro di correre liberi e leggeri per prati e cortili, dove il corpo è costruzione di salute interiore e fisica non certo in funzione della prestazione.
Diventare bravi atleti è questione di regole ferree e duro sacrificio; se il successo o l’insuccesso regalano o tolgono sorrisi, ben si comprende quali conseguenze psicologiche l’agonismo precoce produce.
Allora, cari genitori, è nell’esibizionismo e nella frustrazione della propria vita che vanno trovate le soluzioni delle azioni esagerate che indirizziamo verso i nostri figli. mens sana in corpore sano necessita del rispetto di chi, almeno idealmente, pensiamo di amare e di tutelare.”
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