Decreto vaccini: addio democrazia, benvenuta economocrazia
In Italia sono anni che assistiamo a leggi e decreti incostituzionali, il decreto vaccini della Lorenzin è solo l’ultimo di una serie.
Ognuno può pensare come meglio crede, in base alle proprie ricerche e alle proprie motivazioni, che i vaccini siano la salvezza del mondo, oppure che sia totalmente il contrario (ogni bicchiere è scientificamente mezzo pieno e scientificamente mezzo vuoto, dipende da che lato decidiamo di guardarlo), questa è la libertà di opinione ed espressione.
Il decreto vaccini ci sta facendo però risvegliare da questo torpore, da questa rassegnazione nel guardare alla politica, a come dall’alto dispongano della nostra vita. Occorre restare uniti per guardare con chiarezza cosa sta succedendo alla nostra sovranità popolare.
In politica, si sa, una parte fa gli interessi di qualcuno, un’altra gli interessi di qualcun altro. Per questo esistono i partiti e i nostri rappresentanti politici, che dovrebbero essere scelti dai cittadini. Ora, però, non si tratta semplicemente di dire: “sono favorevole ai vaccini, sono contento se obbligano tutti a vaccinarsi”, il fatto è che stiamo perdendo la nostra sovranità e, con questa, la nostra libertà, tutti, chi è per i vaccini e chi no.

Decreto vaccini, l’ultima di una serie di leggi tiranniche
Negli ultimi anni stiamo assistendo a una serie di governi illegittimi e non eletti, che decidono della nostra vita e legiferano su questioni cruciali, senza aver avuto nessun mandato dal popolo.
Rispetto alla questione del Decreto, al di là di tutte le questioni tecniche, sanitarie, scientifiche, legali e giuridiche di cui si legge e si parla quotidianamente, occorre arrivare a una semplice questione:
Quanto la libertà del singolo lede la libertà altrui?
Da un lato abbiamo bambini vaccinati e adulti immunizzati naturalmente, perché hanno contratto a loro tempo le malattie per cui oggi si vaccina (per esempio il morbillo) dall’altro una minoranza di bambini non vaccinati, i genitori dei quali preferirebbero l’immunizzazione naturale al vaccino o, comunque, di avere il diritto di scegliere se, come e quando vaccinare i propri figli.
Se un bambino è vaccinato, non dovrebbe preoccuparsi delle malattie per il quale è protetto dal vaccino, potrebbero al limite temere i genitori dei bambini non immunizzati.
Il nodo cruciale, su cui punta il decreto, è: “i pazienti che vorrebbero vaccinarsi, ma non possono farlo, oppure quelle persone la cui salute potrebbe eventualmente dipendere dal cosiddetto “effetto gregge” * devono venir protetti dall’immunizzazione ottenuta tramite la vaccinazione di tutto il resto della popolazione.”
Da un lato il diritto dei pazienti che necessitano dell’effetto gregge, dall’altro il diritto di chi non vuole essere vaccinato perché teme complicazioni da vaccino o per altre ragioni.
In uno stato democratico questi diritti hanno pari dignità e, per questo motivo, dovrebbe essere lasciata libertà di scelta.
Così come la donazione di sangue e di organi, dai quali può dipendere la vita di un’altra persona, è libera in quanto il singolo può scegliere di disporre del suo corpo secondo coscienza.
Al di là delle convinzioni di ciascuno qui parliamo della propria autodeterminazione e del principio del consenso informato che consiste nell’accettazione volontaria da parte di un paziente del trattamento che gli viene proposto da un medico.
Di sicuro un tema impegnativo che necessita di studi, riflessioni e discussioni ben più importanti e complessi di un frettoloso decreto legge.

Il decreto vaccini, decreto economocratico
Il nodo problematico, però, che dovrebbe portare tutti i genitori, anzi, ogni essere umano, a una riflessione è questo: sappiamo con certezza che il ministro Lorenzin, nel 2014 ha ottenuto nel corso del Global Health Security Agenda (GHSA) l’incarico di guidare per 5 anni le strategie e le campagne vaccinali nel mondo. (Fonte)

Sappiamo dunque che, dal 2014, il disegno era già questo. Non esistono emergenze, le notizie vengono spinte dove interessa spostare l’opinione pubblica.


Il decreto nasce forse da un’imposizione ben al di sopra della Lorenzin, ben al di sopra del nostro governo, ben al di sopra del popolo sovrano.
Ma soprattutto, il motivo per cui è nato il decreto non è l’interesse per la salute pubblica.
In aprile 2016 la GlaxoSmithKline (Gsk), decide di scommettere ancora un miliardo in Italia nei prossimi quattro anni, a partire da quelle del polo toscano dei vaccini di Siena e di Rosia, dopo il mega scambio di attività (vaccini contro oncologia) con Novartis perfezionato l’anno scorso. Non a caso proprio ai vaccini, col business strategico anti meningite, sarà riservato il 60% degli investimenti (600 mln), contro il 40% dedicato al pharma tradizionale.
Leader mondiale nei vaccini con 3,7 miliardi di sterline di fatturato su 23,9 totali, è da questo settore (profittevole in due casi su 10 nel mondo) che la multinazionale britannica si aspetta una autentica escalation nei prossimi anni. (Fonte) (Se volete approfondire)
Gli Stati si stanno svendendo all’economia, per questo dobbiamo combattere, non per vaccini sì vaccini no!
Per approfondimenti
Perché non esistono i vaccini singoli
VACCINI: Le influenze della Glaxo Smith Kline sul decreto Lorenzin
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VACCINI PERICOLOSI – Inchiesta in corso
AIFA – AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO – FINANZIA LA GLAXO
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