Come prevenire la morte in culla SIDS
Fino a 20 anni fa si credeva che far dormire il neonato in posizione prona, ovvero a pancia in giù, fosse il miglior modo per evitare che morisse soffocato dai rigurgiti o vomiti notturni. Pareva inoltre che, da questa posizione, il bambino potesse imparare prima a sorreggersi sulle braccia e a sollevare il capo.
L’American Academy of Pediatrics, negli Stati Uniti, sollevò per prima il dubbio su questa posizione e invitò tutti i genitori a scegliere per il sonno del proprio neonato la posizione supina, ovvero a pancia in su.
Grazie alle numerose e insistenti campagne di informazioni diminuirono drasticamente le morti in culla, dette anche SIDS.
Cosa si intende per SIDS
La sigla sta per Sudden Infant Death Syndrome (sindrome della morte improvvisa del lattante) e si riferisce alla morte in culla di un neonato, nel primo anno di vita, senza che vi sia alcun segno di sofferenza e che si trovi spiegazione alcuna anche dopo approfondite indagini post mortem.
La sindrome della morte improvvisa del lattante è la seconda causa di decesso dei neonati nel primo anno di vita, dopo le malformazioni congenite. Si calcola che, solo in Italia, sia responsabile della morte di 350-500 neonati all'anno.
Diagnosticare la SIDS
Purtroppo non è possibile identificare i neonati a rischio, la diagnosi di SIDS è infatti “di esclusione” ovvero arriva dopo aver escluso qualsiasi altra possibile causa di mortalità, come per esempio maltrattamento, malattie cardiache o infettive.
Non esiste al momento nessuna prova scientifica che possa supportare teorie sull’origine di questo fenomeno, anche se siamo a conoscenza di comportamenti e fattori predisponenti.
I fattori predisponenti
Posizione prona
La posizione prona è statisticamente correlata a un aumento della morte in culla, probabilmente perché facilita l’ostruzione respiratoria e il sovraccarico cardiaco. La posizione sul fianco, pur essendo meglio di quella prona è più rischiosa di quella a pancia in su. La posizione supina è la posizione consigliata.
Fumo passivo
Il fumo raddoppia o addirittura triplica il rischio di SIDS, per questo è importante che la madre non fumi in gravidanza e che, dopo la nascita, nessuno fumi dove vive il neonato.
Condivisione del letto
Il lattante è più protetto se dorme nella sua culla, sconsigliato il sonno nel lettone dei genitori.
Temperatura eccessiva
Una temperatura dell’ambiente superiore a 20° aumenta il rischio di SIDS
I fattori di protezione
Anche se ancora molto ci sarebbe da conoscere sulla SIDS, ad oggi sappiamo che i fattori di protezione sono:
Allattamento al seno
Il latte materno si rivela il miglior nutrimento in tutti i sensi.
Condivisione della stanza
Nei primi mesi di vita la culla nella stanza dei genitori è un fattore di protezione.
Culla
Il neonato è più protetto se dorme nella sua culla, con un materasso rigido e senza cuscino.
Temperatura giusta
La stanza dovrebbe essere fresca, con una temperatura di circa 18-20 gradi e ben arieggiata durante il giorno.
Abbigliamento leggero
Un abbigliamento naturale e leggero è da preferirsi durante il sonno, in caso di febbre il bambino andrebbe scoperto e non coperto ulteriormente.
Succhiotto
L’uso del ciuccio durante il sonno sembra avere un effetto protettivo.
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