Aumentare la fertilità maschile con gli omega 3
Perché avvenga la fecondazione, lo spermatozoo deve essere in grado di “nuotare” per tutta la lunghezza del tratto riproduttivo femminile e penetrare all’interno dell’ovulo.
Si parla di infertilità maschile quando siamo in presenza di:
- Problemi legati agli spermatozoi o al liquido seminale.
- Problemi o anomalie strutturali
-
Anomalie ormonali.
Come per le donne, a volte non si riesce a rilevare alcuna causa specifica di infertilità.
Aumentare la fertilità con gli omega 3
Dagli ultimi studi la fertilità maschile si può potenziare anche grazie all’alimentazione. La conferma arriva da due studi: uno condotto dall’Università dell’Illinois e uno dalla Ucla Fielding School of Public Health di Los Angeles.
Questi studi hanno dimostrato che gli OMEGA 3 hanno un effetto benefico sulla qualità dello sperma.
Gli omega 3 favoriscono la motilità e la velocità degli spermatozoi e contribuiscono all’attivazione di specifici enzimi, in essi contenuti, utili al concepimento.
Dove trovare gli omega3
La fonte di omega 3 più conosciuta è il pesce, in modo particolare salmone, sgombro, pesce spada, acciuga e trota. Oggi purtroppo l’inquinamento è arrivato ovunque e spesso insieme al pesce si ingeriscono metalli pesanti.
E’ possibile comunque trovare omega 3 in moltissimi alimenti vegetali, per es. nei semi di lino, o nell’olio di semi di lino: un solo cucchiaio di olio di semi di lino contiene 6,6 gr. di omega 3, mentre 30 gr. di semi 3,2 (fonte SSNV Soc. Scientifica Nutrizione Vegetariana).
Per permettere all’organismo di assorbire tutte le proprietà dei semi di lino è importante che vengano assunti ben masticati, altrimenti l’organismo non è in grado di estrarre gli elementi in essi contenuti.
Altra ottima fonte sono le noci e i cereali integrali e in modo particolare il germe di avena e il germe di grano.
Alcune verdure a foglia verde, per es. broccoli, spinaci, lattuga, cavolo forniscono piccole quantità di omega 3, oltre che vitamine e minerali, così come anche alcuni legumi, soia, piselli, lenticchie, ceci.
Infine non possiamo dimenticare le alghe, che sono tanto ricche di nutrienti da poter a volte sostituire l’assunzione della carne. Anche in questo caso occorre comunque scegliere con accortezza l’origine dei prodotti affinché possiamo essere sicuri dell’assenza di contaminazione da agenti inquinanti.

Se si desidera un bebè l’estate è il momento giusto per provarci: in primavera gli ormoni si risvegliano, ma il picco di fertilità dei futuri papà si ha tra luglio e agosto. A confermarlo uno studio durato 11 anni condotto dall’Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma, che ha analizzato più di 5mila uomini con problemi di fertilità, stabilendo che anche nella produzione degli spermatozoi esiste una stagionalità.


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