bambini animaliEssere umano e animale sono fatti per condividere un pezzo di strada.

Anche secondo gli studi un animale in casa rende la vita più gioiosa e secondo gli psicologi tutti possiamo beneficiare del rapporto con gli animali, migliorando la propria salute psicofisica, se siamo disposti ad imparare da loro, accettando le differenze, il confronto, ma anche le somiglianze in uno spirito di curiosità e rispetto reciproco.

Princìpi di una sana convivenza tra bambini e animali

Attenzione, però! L’animale non è un passatempo per i nostri bambini, i principi per una accoglienza e convivenza sana sono questi:

1- RESPONSABILITÀ

L’animale è una meraviglia donataci dal creato, tutti i rapporti che nascano per un motivo diverso dall’amore e dall’affetto sono sconsigliati.

2- EQUILIBRIO

L’animale è un animale ed ha le sue esigenze e la sua capacità di relazionarsi con noi. Ma siamo noi a sapere fin dove può arrivare e a sapere che non possiamo chiedergli di adempiere a funzioni non previste per la sua specie.

3- ADEGUATEZZA

Prima di accogliere un animale dobbiamo essere sicuri di poter provvedere, economicamente, emotivamente e praticamente alle sue esigenze.

4- CONSAPEVOLEZZA

Riconoscere la natura della relazione tra noi e l’animale richiede un profondo impegno: un animale agisce in modo diverso e ha esigenze diverse dalle nostre.

Quale animale scegliere per il nostro bambino?

Se siamo in grado di rispettare queste semplici ma importanti “regole” siamo pronti a entrare in un mondo nuovo e di eccezionale crescita per noi e i nostri bambini.

Ma quale animale scegliere? Non tutti gli animali sono adatti a tutti! E ad alcune persone sono più consigliati certi animali rispetto ad altri. Vediamo alcuni tra gli animali più comuni, le loro esigenze e a chi sono consigliati:

IL CANE

bimba caneNon per niente si dice che il cane sia il miglior amico dell’uomo: chiunque abbia avuto un cane sa dell’enorme affetto che nasce tra famiglia e amico a quattro zampe. Il cane diventa parte integrante della famiglia e si dona come solo lui sa fare.  La relazione tra uomo e cane è davvero unica, tanto che in gergo si parla di “ibridazione”: l’uomo deve capire di cosa ha bisogno il cane e adattarsi alle sue esigenze (per es. quella di avere un punto di riferimento, un “capobranco”), il cane impara a conoscere l’uomo e ricambia in modo assoluto: le carezze, le emozioni, chi ha un cane sa che può sentirsi accudito da lui forse più di quanto lui richieda da noi.

La relazione col cane nasce da una propensione dell’essere umano a diventare capobranco, a guidare. Non si prende un cane a un bimbo piccolo se non si è in grado di offrirgli questo. Il cane ha bisogno di sapere che il padrone sappia cosa vuole e come ottenerlo. E’ adatto a una personalità per equilibrata, sicura di sé, capace di farsi valere ma con molta attenzione e rispetto. Allora il cane può diventare uno splendido compagno di giochi per i nostri bambini.  Gli studi confermano poi la sua funzione protettiva contro le allergie.

IL GATTO

gatto bimbaLa relazione col gatto è di tutt’altra natura, a volte un po’ ambigua. Il gatto attira per la sua bellezza, la sua eleganza, la sua regalità… ma a volte lascia perplessi per la sua imprevedibilità. La natura del gatto è quella di predatore, e nei suoi giochi dovremmo ricordarci di dargliene possibilità,  ma poi improvvisamente è capace di venire a farsi accarezzare con quelle fusa così sonore! La vita col gatto presuppone la capacità di offrire il nostro calore e attenzione, ma anche di sapere rispettare quei momenti in cui vuole stare da solo. Per un bimbo è più semplice relazionarsi con un gatto, che è capace di “difendersi” e di prendersi i suoi spazi.

Secondo le ultime ricerche la presenza di un gatto in casa, in un rapporto di reciproco amore e rispetto, fa scendere i livelli di stress e in alcuni casi la pressione sanguigna e il colesterolo.

Il gatto permette di apprendere una modalità di relazione serena ed equilibrata. Si impara che è bello volersi bene e stare insieme, ma anche che è tanto più bello se a ognuno di noi è concesso di avere i propri spazi, fisici ed emotivi. Adatto per chi ha necessità di mantenere i suoi spazi e per chi deve imparare a farlo.

IL CONIGLIO

coniglioIl coniglio è, in natura, una preda, difficile pensare  di fargli condividere lo spazio con un predatore, per es. un gatto. E’ possibile solo se entrambi possono godere di un ambiente dedicato solo a loro. Il coniglio ama stare in compagnia e gli piace godere di certe attenzioni: ha bisogno di un luogo riparato dove possa sentirsi sicuro ma anche di giochi, percorsi, etc. che lo stimolano e gli permettono di vivere secondo la sua indole.

Il coniglio assomiglia tanto a un peluche e, rispetto a un cane o un gatto, necessita certamente di meno cure. La scelta cade spesso sul coniglio, cavia o criceto, proprio per evitare impegno eccessivo. Per un bambino che è abbastanza grande per prendersi cura in autonomia di un animale domestico è senz'altro indicato, facendo sempre attenzione a garantirgli ciò di cui ha bisogno nel caso in cui il bambino se ne dimenticasse (ma è improbabile, spesso i bimbi quando si prendono un impegno sono molto più efficienti e responsabili di certi adulti!)

IL CAVALLO

cavallo bimboIl cavallo è eccezionale, non per niente forse l’animale più usato nella pet-therapy. Con il cavallo si condivide tanto, grazie anche alla vicinanza fisica del cavaliere sulla groppa, si percepisce il respiro, il battito del cuore, le sensazioni… tra l’altro è uno dei pochi animali che è sempre stato usato nelle campagne per il lavoro, quindi ha un’utilità oggettiva, con i quali si è stabilito nel tempo un rapporto di affetto.

Il cavallo non è un passatempo, ma un impegno assoluto. Se si decide di acquistarne uno si deve sapere di doversi dedicare a lui ogni giorno. Diverso se si decide invece di praticare la pet-therapy in un ambiente dedicato. Scegliere un cavallo implica un grande attaccamento al dovere, una grande capacità di impegno  a lungo e con costanza. Per stare bene con un cavallo e instaurare un rapporto unico occorre essere disposti a dedicargli tempo, attenzioni, fatica, strigliarlo, accudirlo, farlo passeggiare tutti i giorni. E’ una vera manna dal cielo per imparare la fedeltà, la complicità, una visione a lungo termine delle relazioni, cavallo e cavalier sfidano il mondo insieme: e l’autostima, dopo tutto questo impegno, ne esce vincente e salda.

Ultima considerazione: l’animale è una creatura che si dona a noi, non una nostra proprietà. Prima di acquistarne o adottarne uno informatevi bene sulle sue necessità e riflettete bene se sarete in grado di occuparvi di loro per parecchi anni.

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